lunedì 12 luglio 2010

Au Pair




CUOGHI CORSELLO
Claudio Corsello (Bologna, 1964) e Monica Cuoghi (Semide, MN, 1965) vivono e lavorano a Bologna.

Claudio Corsello e Monica Cuoghi, antesignani della street art italiana, si sono conosciuti all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1986 e l’anno seguente hanno partecipato alla mostra La regina degli U.F.O. nella sede storica di Neon. A partire dal 1989 lavorano insieme compiendo incursioni e sperimentazioni in vari campi dai graffiti alla musica, dal video, alla luce e all'elettromeccanica. Dal 1994 al 2006 hanno occupato spazi industriali ed ex fabbriche dismesse dell’area bolognese lavorando con pittura e scultura e installazioni. Nel 2009, con La quarta Parusia, Cuoghi Corsello sono tornati da Neon per una doppia personale tra Bologna e Milano. A Bologna hanno presentato DEGRADO, una scritta tridimensionale argentata che galleggiava nell'aria e Sono Un Filosofo, una divertente scultura luminosa gonfiabile, già proposta a Sassuolo nel 2008 per il Festival della Filosofia. L'opera rappresenta uno storico personaggio di Cuoghi Corsello, SUF, ovvero SUF-ficiente. A Milano, invece, lo spazio ospitava Schifiocanoa, un’imbarcazione "che accompagna al regno dei morti con goduriosa paura come in giostra". Sempre nel 2009 hanno realizzato Cadaveri Squisiti, un progetto pensato espressamente per il MACRO di Roma. Si trattava di una installazione luminosa composta da 15 neon che ritraevano 6 divertenti ed ironici personaggi appartenenti al repertorio iconografico del duo bolognese: Bello, Suf, Un Maiale, Quadrupede, Pea Brain e Petronilla. 
Definiti da Guido Molinari dei rabdomanti, Cuoghi Corsello sono capaci di catturare e tradurre in base alla propria visione del mondo, energie e segni invisibili in veri e propri logotipi urbani. Anarchici rispetto al sistema dell’arte, ma al tempo stesso estremamente in armonia con i ritmi cosmici e degli esseri umani, Cuoghi Corsello hanno a tratti uno sguardo disincantato e giocoso come in Tombe schifio o Cadaveri squisiti, altre volte invece esplicitamente irriverente e politicamente scorretto come in Grazie e vaffanculo o Mobile n.13. Nel caso dell’installazione luminosa … si tratta di sei lampadari disposti in modo da formare un cerchio immaginario a soffitto. Come in altri loro lavori, la luce artificiale varia al ritmo naturale di un respiro. 
Cuoghi Corsello
Dida opera

 titolo: "selettore n. 8"
 anno: 1999
 dimensione: un cerchio dal raggio di 148 cm 
 peso: 30 kg.?
 tecnica: scultura elettromeccanica, 8 lampadari  a goccia con catenella  ognuno appeso ad  un gancio nel soffitto formano un cerchio, un dispositivo  elettronico stimolato dai suoni attiva la luce facendola girare da un lampadario all'altro. 


courtesy Vezio Tomasinelli




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