martedì 24 aprile 2018

TUTTI NUDI




             TUTTI NUDI


Mentre eravamo in riunione nel bunker con Dado e Rusty per decidere 
sulla mostra collettiva che Luca Ciancabilla e Fulvio Kimento ci hanno proposto alla galleria Labs di Bologna, indecisi sul nome, Dado scherzando ha detto: se....... chiamiamola Tutti Nudi, prontamente CK8 ha esultato: ma certo è perfetto!
Rinvenuti eravamo tutti d'accordo e abbiamo proposto ai curatori e  galleristi il titolo.


Siamo stati molti sorpresi quando abbiamo trovato questa targhetta tra i lavori di Dado in galleria,
non la ricordavamo più, era un nostro regalo fattogli al suo diciottesimo compleanno, lui scriveva ... anche tutti nudi, con un impulso indomabile senza dargli importanza.

è di Luca Ciancabilla l'idea di dipingere su un muro la pubblicità della mostra, la grande parete l'ha offerta Carlotta Minarelli.

Insieme abbiamo fatto il progetto, pensandolo come un pezzo semplice che riempiva completamente la parete, all'interno delle lettere le informazioni sulla mostra.

Abbiamo scelto e fatto i colori  Rusty ed io nel suo magazzino, la mattina stessa che siamo partiti per andare a dipingere.
Grigio e Rosa.








Abbiamo acceso il fuoco e ci siamo molto divertiti.

video di Luca Ciancabilla



Per due giorni siamo stati li e ci ha raggiunto anche Joys la domenica.


 Il bozzetto lo ha disegnato Dado



















All fine per festeggiare con ospiti una grigliata e vino a volontà, avevano costruito un braciere di mattoni apposta gli operai, era un luogo dismesso che i Minarelli hanno acquistato per fare dei lavori.





















 Dopo tanto tempo ho accontentato Camillo e gli ho dipinto P. Brain sull'auto.
 e anche Suf! su Rusty...e lui sul mio antico piumino del 2002.


 Inquietante l'ex locale Donna Rosa, siamo andati a visitarlo con Carlotta.








L'invito è venuto benissimo, lungo come il pezzo, ottima proporzione.



Giocando con Irene Guzman, anzi andando ai servizi igienici con lei, mi è caduto l'I Phone 6 re si è rotto il vetro.
Quando siamo tornati verso casa mi ha chiamato Kimet chiedendo se mi interessavano degli specchi, era un periodo che trovavamo specchi dappertutto da quando uno dei progetti per Ailanto a Roma era un lavoro a terra con gli specchi, ho detto subito di si, un signore che sgombra le cantine ce li ha portati, non li abbiamo ancora contati essendo in numeri diversi dentro le scatole, approssimativamente saranno 750.
è stato sincronico rompere "lo specchio" e trovare tanti specchi.


Abbiamo deciso la mostra come se fossero dei muri, con un pezzo ciascuno, nelle grandi pareti, avendo incontrato gli specchi proprio alla fine di aver dipinto tutti nudi ho pensato che sarebbe stato figo un SUF e CK8 con gli specchi da coprire completamente tutta la parete dall'alto al basso da destra a sinistra, veramente pensavo che sarebbe stato ancora più figo che tutti e 5 facessimo un pezzo con gli specchi, così che entravi in galleria e c'era l'effetto di specchi contro specchi creando l'infinito infinito specchiarsi gli uni sugli altri, mettendosi a nudo.
Rusty era d'accordo, ma Dado aveva già il suo progetto: scrivere Dado con tante sculture e quadri di Dado con scritto Dado, alla fine ha composto nel suo spazio tridimensionale, ma rispettando la metratura divisa della parete, una giungla fitta di Dado senza scrivere Dado nel complesso, mettendo gran parte della sua produzione, la sua fidanzata si lamentava che aveva preso anche dei mobili Dado che servivano nella loro casa.


























Ambo ha inventato una tecnica per fare i pezzi con chiodini come telaio e i fili di lana tessuti sopra, mi ha raccontato che fin da piccolo è stato nell'ambiente di magliaie: sua madre e la zia, se non sbaglio, così che gli è scivolata questa illuminazione, Dado gli ha commissionato un grande Dado da eseguire in galleria, era molto bello, anche il bozzetto.


















Rusty ha scritto Rusty con le lastre delle ossa che ha trovato tanto tempo fa nell'immondizia, più nudo di così!













Joys è stato geniale, ha scritto Joys come se fosse dall'altra parte del muro così che davanti si vedeva il pezzo dietro le finestre in alto, che usciva dalle porte laterali, e dietro ad una fittizia finestra che ha costruito per il centro del muro bianco, non so ancora se sono d'accordo sul fatto di metterla rovesciata, 









le nostre bambine hanno notato questo, secondo loro era un errore, anche i fiorellini tra le lettere sculture di Dado hanno fatto puzzare il naso a quelle autentiche smorfiose, ma forse non hanno tutti i torti, prima i cuoricini in abbondanza e poi i fiori, dev'essere una personalità di Dado femminile che vuole emergere.



Le signorine hanno avuto da dire anche per il nostro lavoro: SUF e CK8 di specchi, avevano ragione, non erano puliti bene gli specchi, non è da noi.








Sono stati gentili i galleristi a soddisfare le mie pretese, volevo una scala seria per montare il lavoro e dovevano comprarla per la galleria perché non è tuo uno spazio se non puoi abbracciarlo fino in alto.

Ci siamo divertiti a montare, è stato all'inizio difficoltoso capire che tecnica usare, il muro storto storto e frantumabile non dava nessuna sicurezza.

All'inizio pensavamo a dei tassellini, 4 per specchio che lo tenevano con 4 elle, ma temevamo per il muro friabile, così abbiamo fatto un prova con la 100 chiodi ed è andata, si staccava poi anche bene.

Gli specchi erano anche serigrafati alcuni o dipinti altri,
li abbiamo scelti tutti d'oro e mi sono portata anche degli argento con le palme il mare e l'oceano con i pesciolini disegnati.

Ci abbiamo messo molto tempo a disegnare i bozzetti, ero molto, molto indecisa e la F ora la farei diversamente.
I numeri hanno scelto CK8 davanti a Dado e a seguire SUF davanti a Rusty.
















Mentre montavo ho fatto le prove di quelli argento e con coraggio contro il consiglio di tutti li ho inseriti nella U formando una croce rovesciata.

L'oro maschile, il fuoco della creazione, sostiene la maggior parte della installazione, ma dentro alla U, croce rovesciata, disegnata con l'argento femminile con la serigrafia di acque che ho messo rovesciata come la croce, l'energia femminile spiritualizzata dalla forza maschile sale in cielo per ridiscendere come acqua sulla terra in rinnovato spirito femminile di cambiamento.
L'evoluzione passerà non più attraverso il sacrificio della croce ma attraverso la gioia, acqua pioggia ridente sul futuro preminente.








































Il lavoro di Joys che risultava essere dietro, nella bellissima canonica con rivestimento di legno, ha dato il senso di attaccare in questo sobrio spazio solo i suoi lavori, tre, uno per parete, stavano benissimo.








Difronte un po di merchandising, purtroppo, con magliette nostre e di Rusty e di lui altri giochi.







Questa stanza era disturbata continuamente, anche perché in quella iniziale della quale parlerò più avanti è stata fatta una performance e tutto è emigrato in questa canonica meravigliosa.
Sul tavolo nel centro della stanza stavano molto bene invece i 4 grandi album con dentro disegni serigrafie progetti dei vari artisti.
























All'inizio della galleria c'era una sala cinema a sinistra, con una scaletta-palchetto nero che prendeva quasi tutto lo spazio difronte ad un monitor, questo emetteva un video dei Mazzini Old Bastards,
corto che si ripeteva con il logo del cane, 





Così che dopo questa mostra anche Joys appartiene ai M.O.B.





Sulla scala abbiamo messo dei nostri alter ego, come se fossero delle nostre personalità a guardare il video che ci rappresentava.

Quando era morta la Gina, il nostro ultimo gatto, non riuscivo a buttare la sua lettiera, dopo averla pulita rimase in un limbo tra casa e giardino per molto tempo, poi una volta che siamo tornati con le scarpe molto infangate le ho messe li dentro e ci stavano perfettamente così che, anche se erano nuove quelle di Claudio, sfoggiate quel giorno, le abbiamo tenute li per sempre come scultura, le abbiamo esposte per la prima volta in questa mostra nella stanza cinemino.



Poi di nostro c'erano le due tag SUF! e CK8 all'Argon.

Joys ha messo una sua antica bellissima scultura di plexiglas trasparente.

Di Rusty c'erano le sue scarpe di quando era ragazzo, nell grafiche portate c'erano delle foto elaborate sue con queste scarpe, 




di suo anche un quadretto dipinto, che nella canonica disturbava il lavoro di Joys mentre qui era perfetto.



Dado ha messo una palla di vetro nella quale scende la neve se la percuoti, sopra ad un pezzo di Dado ovviamente.
La luce era solo quella dei neon accesi e del monitor.
Le persone era come se spiassero dentro allo stanzino, volendo si poteva anche entrare.




In alto c'erano dei libri cataloghi che abbiamo lasciato, Fulvio Kimento ha comprato un cane Husky e lo ha messo li accanto per rappresentarsi, prima della mostra è sparito, l'ho ricomprato io e anche un lupo per rappresentare Ciancabilla, da casa è voluto venire un alce che rappresentava Antonella Malaguti.

Per Arte Fiera tutto è stato spostato in sacrestia, o meglio quasi tutto.



Siamo stati stupefatti dalle composizioni che ha fatto una ragazza con i nostri lavori che lavorava li, ci piacevano.












Alla mostra sono venute uno sproposito di persone.








è venuta anche SUF Sofia









                                                     Gran finale con Sui Simo.







Abbiamo bevuto assai anche alla cena dopo l'inaugurazione.



            Eravamo contenti del risultato delle opere.

















Siamo tornati a fotografare quando i lavori dei nostri fratelli erano disinstallati.





































Alcuni nostri disegni in mostra.