martedì 12 luglio 2016

Atelier Pozzati
















é stato ormai tanto tempo fa,
circostanze non mi hanno spinta a scrivere, forse perché anche scrivo un diario tutti i giorni e con le tante cose che mi sono successe mi ha occupato molto tempo.


è stata una mostra molto bella, curata da Antonio Grulli.

Quel posto così aperto con grandi vetrate dava un senso nuovo alla nostra città come se fossimo in un est occidentalizzato.







Copio e incollo la mail che ho mandato prima dell'inaugurazione, la quale ha fatto ridere molte persone proprio per  un finale drammatico a inaspettato.




Giovedì 10 marzo alle ore 18.30 inaugura una mostra collettiva che ci sembra risultare molto bene, è Antonio Grulli il curatore degli ampi spazi dei piani superiori della Autostazione di Bologna e degli allievi di diversi periodi storici del Maestro Concetto Pozzati.

ATELIER POZZATI ai chiama la mostra e durerà fino al 17 aprile.

Antonio ci ha chiesto di portare dei disegni in collaborazione con i nostri compagni sempre allievi di Concetto: Eva Marisaldi, Alessandro Pessoli, Pierpaolo Campanini e altre cose di loro antiche in nostro possesso.
Abbiamo così installato due fuochi con questi oggetti loro e nostri cercando di renderli due unici lavori di composizione.
Dalle fotografie sopra ad uno sfondo di mattoni colorato di nero già appartenente al luogo abbiamo installato quattro fotografie, la prima in bianco e nero a sinistra raffigura una scenetta tipica di tanti anni fa con i nostri amici Campanini Rocco... dietro al vetro nel tavolino davanti sempre trovato nel luogo ci sono 6 disegni in collaborazione, in centro la scritta Rocco...sopra al vetro una decorazione di cera come sperma rosa di contaminazione e procreazione, sempre dietro le foto continuano con una composizione Fiat del 2004 dove uno scheletro di piccione trionfa su ramo con seducenti tetti a sega dietro, a destra due ritratti di Guido Costa che esercita un ghigno incontenibile di ammirazione per il suo artista Paul...
Nell'altra stanza la seconda composizione della quale siamo ancora perplessi sia per la cosa in se che per un quadretto non contemplato  posto dopo di fianco a sinistra che forse disturba, ma vedremo domani, comunque il tutto è sopra ad una grande moquette appesa trovata sempre nel luogo, a sinistra un antico autoritratto ad olio di Pierpaolo somigliante ad una fiera chioccia con i baffi e una farfalla sulla testa, sotto ad esso la corona con i palloncini mosci che la sostenevano nella nostra recente mostra Isabella: i palloncini che portavano la corona di sua Maestà in cielo da esso sono stati inseminati e ricaduti a terra per virare le forze nel femminile, lasciandoli in giardino all'aperto dalla fine di gennaio un aereoplanino dalle finestre del condominio sovrastante si è abbattuto su di essi e non può che ricordarci Alessandro che lo ritroviamo anche sopra al quadro di Campanini con un lavoro sempre antico di legno con inciso un angelo e un feltro per cornice, questo per rendere meno ingessata la composizione supera la grande moquette nera appoggiandosi in alto sul muro spoglio bianco.
A destra un grande dipinto nostro su moquette del 2015: Kira e Giovanni, non so ancora perché questo è qui, mi ha fatto piacere quando Grulli ha detto che la figura femminile a sinistra assomiglia ad Eva.

Il curatore ha desiderato avere anche Suf-Quadrupede 2005-2015 esposto da poco alla fiera di Torino nella mostra curata da Carlotta Pesce e una I della serie di light box che abbiamo della nostra cara fabbrica occupata F I A T.

Non so che dire sarà una sorpresa anche per noi dato che siamo stanchissimi e oggi non siamo andati, spero solo di non avere il tarlo di cambiare.

Annuncio una triste storia, una delle proposte da noi fatte era un quadro del 2015 a terra sempre a spray su moquette con disegnato un quadrupede, sopra due quadrupedi F i a t del 2002...pensavo di avere le allucinazioni quando ho visto che nel lavoro mancava il cielo, la parte pittorica più bella, è stato tagliato dagli imbianchini e usato per salvare il pavimento dalle gocce di vernice.
Dopo essere stati a bocca aperta tutti e indignati abbaiamo cercato di capire il perché sincronicamente è successo .

La sua foto per ricordarlo intero.



11 luglio 2016

Grulli ci ha espressamente chiesto di comporre con anche cose che avevamo degli antichi amici del'Accademia anch'essi allievi del Maestro Concetto Pozzati: Pierpaolo Campanini, Alessandro Pessoli, Eva Marisaldi; la mostra è durata tanto tempo, è stata prorogata,  ne è stato fatto un catalogo, nel quale è stata messa una fotografia che taglia l'installazione, peccato perché il lavoro era una composizione di diverse cose oltre il quadro di Kira e Giovanni pubblicato, tutto su un fondo di moquette nera, 







sulla sinistra il quadro che Pierpaolo Campanini mi ha regalato tanto tempo fa negli anni 80, sotto di esso i palloncini sgonfi della mostra di Isabella,
erano stati lasciati in giardino alle intemperie, 


il bambino che abita sopra ha fatto cadere un aereo di plastica e lasciato li, così che quando l'ho visto ho subito pensato a Pessoli, ai suoi soggetti preferiti, 
i palloncini sono le uova che nella chiesa di Santa Maria Bambina presentata al tempio in via del Bagatto  durante Artre Fiera "dall' acqua di Isabella" salivano in cielo per essere inseminati ed ora in terra a Bologna creeranno.
Sopra al quadro di Campanini pendeva una delle campanelle appese alla corona della Dea Isabella, la quale sosteneva i palloncini neri in cielo, essa si era rotta cadendo, ma il batacchio di vetro e una parte sono rimasti ed essi  si appoggiavano perfettamente alla parete in alto dando un la alla farfalla dipinta sul quadro.

Di fronte il quadro di Pessoli poiché qui come era all'inizio non poteva più starci.



Nella stanza seguente andando a ritroso dall'entrata c'era un'altra composizione, sulla parete già trovata nera (anche la moquette nera l'abbiamo trovata in loco) abbiamo composto delle foto che erano tra quelle preparate per la mostra di Astuni alla fiera di Bologna ma che non erano state esposte. 







Un ritratto degli anni 90 di Pierpaolo Campnaini, Rocco il bassista del nostro gruppo RN che pensavo picchiasse Vincenzo de Simone come faceva di solito ma invece picchiava un suo assistito, e Claudio. Le foto in bianco e nero le stampavano noi negli anni 90, ma ora è stata fatta stampare ad un prezzo molto alto in un negozio che per fortuna fa ancora questo raro servizio, alla sua destra orizzontale una foto del 2003 della FIAT, una composizione con un ramo e lo scheletro di un piccione (questa scultura l'abbiamo ancora). Sulla destra più lontane e verticali, una sopra l'altra, due foto ritratto di Guido Costa che guarda con amore il suo artista.




Davanti sulla sinistra un tavolino anni settanta che abbiamo trovato li, sotto il vetro abbiamo composto una serie di disegni, alcuni in collaborazione con Eva Marisaldi, Pierpaolo e Pessoli, sopra al vetro una composizione di gocce di cera.






Mentre scrivevo mi è sembrato di averlo già scritto ed ecco che ho riletto il comunicato, ma ci sono informazioni diverse ed è interessante vedere con il tempo come ho reagito, comunque si il giorno dopo andando contro il volere del curatore ho cambiato il lavoro perché non andava bene così com'era spostando il quadro di Alessandro e aggiungendo la campanella.
Il quadrupede Suf! è rimasto inalterato





Sono stata sorpresa che nel quadro grande di Pozzati antico ci fosse la chiave di Iside, così collegata al nostro di lavoro presentato.

Mi è piaciuto molto il lavoro di Sergia Avveduti, il cavallino che salta da una stanza all'altra, o corre.



mi sono scordata che c'era anche la I della nostra scritta FIAT




Nella stessa stanza e nello stesso punto della disgrazia che è successa al quadro di quadrupede ho avuto un'altro incidente, un litigio con il caro Astuni e me ne dispiace ancora.
Ma cosa c'è in quel preciso luogo ?!

Speriamo che l'inseminazione dal cielo alla terra non abbiamo subito alterazioni, ma però da allora la terza recita per far riemergere la grande Dea non sono riuscita a farla, è come se tutto sia bloccato, mi auguro che questo post riesca a dare una spinta.





































Le ragazze di Set Up mi avevano chiesto di fare una P. Sopra al cartellone dell'Autostazione,
ma le polemiche della mostra a palazzo Pepoli mi hanno frenata, basta parlare.


Alla fine dell'inaugurazione abbiamo accompagnato insieme a Rusty Campanini a prendere il treno, non entravo in stazione da anni e sono rimasta stupefatta.