martedì 31 dicembre 2019

Suf e Ck8 per le tre rose

Suf e Ck8 per le tre rose



Carlotta si era innamorata del CK8 che avevamo costruito nella mostra Ailanto 3 a Roma
nel parco archeologico Villa dei Quintili.

Ci ha proposto di progettare una scultura simile per sostenere le tre rose arrampicanti del suo giardino, avendo perso un albero che le sosteneva e il secondo che avrebbero a breve tolto perché pericolante.

La sua idea era di fare SUF e CK8 che si incrociavano.

Abbiamo fatto alcuni bozzetti, sfarfaleggiando nel desiderio del cerchio, 



















ma alla fine quando abbiamo progettato una figura più simile a Ck8 l'ha scelta.












Per questo lavoro da farsi in autunno abbiamo chiesto all' Inventore di aiutarci.
Fin dall' inizio della nostra carriera si è reso disponibile a costruire insieme a noi,
insegnandoci l'elettromeccanica.



Abbiamo iniziato il 22 settembre, il doblò fungeva da cassetta degli attrezzi.


Questa scultura la volevamo molto alta, almeno 5 metri, e ben salda al suolo dovendo poi sostenere oltre se stessa anche le rose.
Abbiamo piantato affondandolo nel terreno per un metro un tondino pieno, con infilato all'esterno l'alto di 6 metri, vuoto,  il terreno non era piano, così che per prima cosa abbiamo piantato livellandoli questi tre principali più grossi, saldando in cima ad ognuno una pallina che avevo premeditatamente acquistato, tutti gli altri erano tondini da 10 millimetri.








è stato un lavoro ben meditato e avvenuto con molta pulizia, leggerezza e misurata tecnica.

Avevamo a disposizione il giardiniere con il suo cestello.


























Sono stati due giorni bellissimi, ho giocato anche con i cani della casa.











Il sole ci ha reso tutto semplice.




Quando l'abbiamo terminata siamo entrati nel triangolo e abbiamo sentito una energia particolare.
Carlotta ha detto una cosa che mi ha aperto il cuore: se piace a noi tre siamo a posto.
Ci piaceva e ci piace tantissimo.


L'11 novembre a cena da Carlotta abbiamo fotografato la scultura sotto la pioggia, i giardinieri già da subito quasi prima di terminarla hanno cominciato ad agganciare i rami delle rose, ma incredibile quanto erano cresciute di già.





Sono passati un bel po' di giorni prima che inaugurassimo la scultura,
tagliando il nastro, il 1 dicembre.






Una giornata nuvolosa ma senza pioggia, si stava bene dalla mattina alle 11 tutti fuori a fare colazione e brindare.




































foto Giuliano Merighi




















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