giovedì 30 ottobre 2014

Azzurrina per Baby Bloom







il 25 ottobre al Sogno del bambino abbiamo installato delle sculturine,



portato delle magliette con stampato il cane e i pettini di SUF!
Mi sono scordata di fotografare le magliette, ho solo questa che la mostra Stefania .



C'erano anche le tenerissime magliette stampate da Stefania Galegati con il puppet e la tag di Suf!, di cotone bio con anche i colori naturali, infatti erano morbide e salutari anche agli occhi, è stata lei, Stefania, ad invitarci per Baby Bloom a fare da pionieri in quella che sarà una serie di laboratori e mostre di sculture per bambini nello spazio di giochi a Ravenna in via Faentina 119.






Abbiamo fatto giocare 22 scatenati dolci intelligenti inventivi inarrestabili bambini a travestirsi con lunghi abiti mantelli parrucche ecc..cercando di costruire delle storie che si creavano con i personaggi interpretati, inciampando, strisciando, correndo, urlando, scalpitando, ridendo tuffandosi in ludiche avventure.

Quest'anno avevamo visto il mare solo dall'alto paese Gemmano quando abbiamo orchestrato la recita a settembre, non abbiamo neanche avuto il tempo di andare a trovare Marilla, la mamma di Claudio, a Lido di Spina.
Invece qui a Ravenna dopo aver installato le sculture e messo le etichette ai vestiti e ai pettini,






Stefania ci ha portato a mangiare a Marina di Ravenna...che meraviglioso mare blu, che pranzetto eccellente, accompagnato da nuove idee e progetti, che belle e grandi navi sono passate.










Avevo moltissima paura di rimanere sola con tanti bambini, con severità e intransigenza non ho voluto un solo adulto nella stanza, ne genitori e neanche i fotografi, i bambini mi hanno aiutata a fare le foto e anche i filmini, venuti un po' male.




Ho fatto mettere le scarpine in fila ordinate e ci siamo detti i nomi, già  da prima di iniziare avevano cominciato a frullare nella stanza spogliata di tutto, solo un monolite-parete nel centro con appoggiata la vecchia specchiera trovata da Stefania Vecchi vicino al fabbricato, sono riuscita a prenderla in tempo con le mani mentre stava cadendo a terra colpita da una forte spinta durante la frenetica performance.



C'erano poi la valigia e le borse con i vestiti, parrucche, nastri, spille, edere, tante edere fresche che avevo potato vicino a casa il giorno prima.

Hanno scelto gli abiti e con essi la loro parte, tenendola stretta, con difficoltà cambiavano, alcuni invece non trovavano il loro vestito, chiedevo a loro chi sei? chi sei tu? chi sei tu?
Rispondevano sempre con entusiasmo la loro nuova identità.








































































La regina del lago, il mangia mostri, l' orso bianco, il fantasma, il vampiro, il re e tante principesse, litigavano per il mantello del re del signor Farnè...ad un certo punto hanno creato un triplo Re: sotto il mantello-plaid viaggiavano di corsa in tre,





spesso cadevano e venivano calpestati da altri, si schiacciavano a vicenda come se fossero carrozze impazzite, inciampavano sui lunghi vestiti continuamente, alcune bambine strisciavano come lumachine sopra gli abiti per poter avanzare, sono stati solo due i momenti che sono riuscita ad ottenere l'assoluto silenzio, un minuto quando ho detto: guardate che belle nuvole nel cielo, si sono tutti di corsa avvicinati e incantati, facendo varie osservazioni poi.



Il secondo e più lungo momento, una mezzora, è stato quando ho fatto fare la parte delle voci dello specchio magico ai due più scalmanati, indossati i costumi degli eremiti gemelli stavano accucciati su loro stessi a destra e a sinistra dello specchio, senza fare vedere il viso, come due sassi-folletti, rispondevano alle domande che in fila glia altri bambini facevano uno alla volta.
Molto interessanti le domande e le risposte, ho ripreso invece che fotografare, un po scure devo elaborare.





Poi hanno frullato ancora e ancora sino alla fine.



















































































Foto di saluto alla fine.




































Il posto sembrava scomposto come una mostra in una galleria, sarebbe stato bello lasciare esposto questo risultato di edere parrucche e abiti colorati e specchio magico.






























Finita la memoria  della Nikon, usato l'I Pad


























La bambola che interpretava Azzurrina nella pubblicità dell'evento se ne è voluta stare in disparte per tutto il tempo.




Una bambina ha fatto le foto con l'I Pad, (quelle con la D800E fatte dai bambini sono venute male).






Eccole.



























Quando guardavamo il cielo.









































                                          















Ho solo accennato a loro la "favola" di Azzurrina,


la bambina che nel medioevo è sparita giocando con la palla nei sotterranei del castello proprio durante il solstizio d'estate, quando si aprono le porte per fare passare le anime, aveva i capelli azzurri perché essendo albina la madre gli è li tingeva con delle erbe.
Alcuni frammenti della sua personalità avendo subito tanta paura nel passare in un 'altro piano sono stati fissati nel tempo nei meandri del castello, ogni 5 anni per il solstizio d'estate ( ma non solo) si sentono le sue grida, il pulsare del suo cuoricino, il suo chiamare mamma, queste vibrazioni sonore sono state registrate e quando le ho ascoltate, trovate in internet, mi sono moltissimo spaventata, per questo forse non ho insistito molto a raccontare la storia ai bambini.
L'intenzione è stata comunque quella di fare compagnia ad  Azzurrina se alcune parti di lei sono ancora in questo piano e aiutarla a liberarsi e volare dall'altra parte completamente  con questo party scalmanato di gioia e liberazione.
Ho avuto due dei segni che qualcosa de lei era presente: una bambina alla fine è venuta da me con un vestito azzurro e la parrucca e mi ha detto "sono Azzurrina",


e poi mentre Claudio, che se n'è stato sempre tenuto in disparte nelle stanzette attigue espositive, stava fotografando la scultura Suf! Azzurrina una bambina gli ha invaso il campo e come fosse una posa studiatissima ha sollevato la parrucca di Azzurrina sopra a Suf! e nell'altra manina una grande edera.


La scultura di Suf!Azzurrina è stata  costruita orgogliosamente con Rolandino ( io lo chiamo così ma ha un'altro nome questo fantastico circuito elettronico libero programmabile: Arduino), muove la luce dei led negli occhi facendoli illuminare piano piano, pausa e poi rinscurire piano piano, pausa e si ripete sempre come una respirazione pranica, uno specchio dietro da un senso di profondità "oscura" all'occhio e i led riflessi un senso di cucito che ben si intona con il cucito dei chiodini per assemblarla evidente perché  il legno è naturale senza verniciatura, con solo il copale per proteggerlo, il tutto mi ricorda un abito alla rovescia.













Rolandino provvederà anche a far sentire le urla e il pianto di Azzurina  ogni anno per il solstizio d'estate .


L'altra scultura di Suf!  è un' attaccapanni, è Suf!Kali con sei braccia che diventano fiori, è stata dipinta con la vernice azzurra che dipingemmo nel 1994 la porta del Giardino dei Bucintori, la prima fabbrica occupata,




messe sopra ad essa tante stelline di carta di due misure, un cuoricino e sui fiori farfalle, sagome che si ottengono bucando i fogli di carta,




dato lo spray nero, l' azzurro a spruzzo lontano e anche un po di verde, per formare l'effetto galassie,
sono state rimosse le sagome di carta, terminata con i pomelli gialli al centro dei fiori per appendere cappottini e cappelli e due specchi dietro agli occhioni.



 è stato faticoso rimuovere le stelline le farfalle e il cuore, con l'acqua calda la soluzione.








Il cane dei Mazzini Old Bastards doveva diventare una lampada anch'esso, e invece è diventato un gioco 3D componibile.
Il disegnatore Elio invece che disegnare semplicemente le parti per la costruzione ad incastro della lampada, ha disegnato ogni tunnel tra gli occhi e tra i denti, così che abbiamo deciso di premiare il lavoro e lasciarlo come gioco componibile.


Bisogna però comporre meglio i disegni sui fogli di legno tagliati dalla macchina laser,  dovranno essere 4 invece che due grandi e serve anche la scatola che li conterrà con il foglio di istruzioni.

Molto affascinante vedere il robot tagliare con precisione e velocità.












Ho chiesto a Cane Cotto di costruire il cane mentre giocavo con i bambini, ma non ha voluto, vuole farlo in pace che nessuno lo guarda, un bambino si era appassionato e voleva farlo lui, ma glielo ha proibito.
Così che non so se i disegni di Elio sono esatti, ma penso di si.

Queste sculture sono prototipi, chi le desiderasse deve prenotarle.

                                                               
Grazie
al Sogno del bambino e tutti i suoi abitanti che ci hanno accolto con benevolenza ospitati e subito remunerati,


a Monica Nish Poletti che oltre ad organizzare ecc.. ci ha portato il caffè come se volassimo sopra ad un aereo, ed è stata alla vendita delle magliette,



a Stfania Vecchi per averci prestato la specchiera magica,




a Stefania Galegati che ci ha voluti per primi in questa fantastica rassegna di Baby Bloom, e ci ha portati al mare e ha stampato delle bellissime magliette con Suf!





a Nina che mi ha prestato la sua gonnellina quando al ristorante la sera mi sono ritrovata con solo la maglietta di suf! e i collant,




e ci ha fatto due bellissimi ritratti a me e a Claudio,




a tutti i genitori che si sono fidati a lasciarci i loro tesori.
a tutti i tesori, bambini bambini bambini per sempre bambini.che preziosità,

a Max che ci ha aiutati con l'elettronica,


a Elio per aver disegnato in 3D gli incastri del  cane,


ad Andrea Melò per averci suggerito i tecnici Elio e Max,

a Simone Frabboni per aver costruito i pettini di Suf! con le sue sante manine


e la scatola di Suf! Azzurrina,


a Rusty che anche se doveva andare a festeggiare per  il derby  Bologna-Modena  ci ha stampato le magliette in tempi record,


ad Elena Farnè che ci ha lasciato i vestiti dei dolori e degli eremiti gemelli: fondamentali in questa battaglia,
al signor Farnè (che coincidenza non ci avevo pensato che hanno lo stesso cognome) che ci ha prestato il plaid-mantello di Re,
alla moglie di Renzini che ci ha rammendato il mantello del principe,
ai giardini di Bologna che ci hanno donato l'edera,

a Cane Cotto che malgrado "odi" i bambini mi ha aiutata e supportata,



ad Azzurrina che la sua storia abbia un lieto fine.




Baby Bloom