giovedì 9 febbraio 2017

Bologna dopo Morandi, 1945-2015

dal 3-9-2016 all' 8-1-2017




La mostra di Renato Barili a Palazzo Fava ci è piaciuta.
Molte opere degli artisti Bolognesi in tanti anni di storia.
Ne mancano molti, ma ognuno ha le sue strade.
Mi ha sorpreso Benuzzi con dei quadri molto belli.



Il preferito è Piero Manai,  che classe.


Guidi,  un'altro preferito.





La sua leggerezza ti tramuta in farfalla.

Importanti le differenze e l'originalità che ognuno degli artisti esposti conferma, dai più antichi ai più recenti.
A Bologna ci sono delle forti personalità che riescono a distinguersi anche se rappresentano uno stile, un gruppo, una scoperta comune.

Bello il grande quadro di Caccioni.



Il lavoro di Sissi mi ha pervasa, mi piaceva anche la sua costrizione così che ti si allargava dentro affogandoti.





I dipinti di Pierpaolo Campanini non li avevo mai visti prima e appena guardati mi hanno inorridito,
è stata Claudia Santeroni a chiedermi di guardare meglio, di capire, e così è stato, le mani della madre e i fiori che esse tengono  sono di una bellezza commovente, ero prevenuta, non amo i dipinti con questo stile di mani, mi ricordano i lavori accademici di anatomia, ma qui trapassano per diventare così veri nei sentimenti da smaterializzarne la consistenza e intravedere la spiritualità struggente degli uomini, come delle vene esondate  rabbrividiscono.












La sezione video, invece, è stata una delusione, ci siamo impegnati guardandola tutta nel comodo divano, non ci è piaciuto quasi nulla.
A Claudio il lavoro di Sergia, si anche a me piace ma il formalismo che lo imprigiona mi sembra una lezione di piano.
Ecco uno si, il video della Mezzacqui, con il sole tra le tende e la linea sulla stoffa che danza inutile come tutte le cose belle del mondo.



C'è bisogno di inutilità come di cazzeggio.

Un'altra cosa positiva dei video era l'acqua, contenuti femminili a base di questo elemento che rappresenta proprio la consistenza più profonda di Bologna che si fonda sulle acque e da esse è condotta la sua grande forza femminile che si sta sempre più imponendo.



Ho aspettato molto a scrivere questo post ed ora l'ho fatto a cuor leggero prima di scegliere le foto così da estrarre le prime cose che mi si erano decantate.

Quante cose belle davvero, quanta pittura interessante, di seguito una carrellata delle tante opere.
Non li ho fotografati tutti, quasi.


Preludio

Giorgio Morandi




Virgilio Guidi








 Sergio Romiti


Carlo Corsi


Giovanni Ciangottini





 Pompilio Mandelli




Mattia Moreni






Ilario Rossi


 Giuseppe Ferrari




Sergio Vacchi










Bruno Pulga





Concetto Pozzati


Pirro Cuniberti





Rosalba




 Romana Spinelli





 Antonio Mazzotti




Luigi Saffaro












 Anche Luigi Saffaro è un nostro preferito.





 Wolfango


 Mauro Mazzali




 Maurizio Bottarelli






 Questo lavoro di Bottarelli era "immenso" ...


Pinuccia Bernardoni








Alberto Colliva




Giovanni Manfredini




Alessandro Moreschini





Concetto Pozzati












 Piero Manai










Carlo Gaiani







Pierpaolo Calzolari


 Vasco Bendini














                                                               Giuseppe del Franco











 Nino Migliori


















Le foto  non mi piacevano come erano impostate ma invece erano divertenti da rifotografare.


Luigi Ontani




















 Bruno Benuzzi









Giorgio Zucchini








 Marcello Jori
















Massimo Osti






Andrea Pazienza


 Lorenzo Mattotti


Marcello Jori




Nanni Menetti


 Nuova Officina Bolognese

 Alessandro Pessoli






 Sissi











Sabrina Mezzacqui














Sabrina Torelli




Eva Marisaldi








Luca Caccioni






Cuoghi Corsello


(a destra Alessandra Tesi)






Pierpaolo Campanini
















su per la scaletta a destra:




Il fascino del palazzo






































Il giorno dopo l'inaugurazione di questa mostra, siamo andati alla vernice di un'altra a Villa delle Rose, curata da Uliana Zanetti,  una selezione della collezione nei depositi... che tesori!


Villa delle rose 1916-1936