venerdì 19 giugno 2015

RACCONTARE UN LUOGO di Lorenzo Bruni, 6 giugno.



Una bella mostra, lo hanno detto tutti, anche i bolognesi più severi,
nella grande galleria ENRICO ASTUNI.

La cartolina d'invito ha l'immagine del disegno antico di Pea Brain del 1990, essendo proprio li dietro in ferrovia, a due passi dalla galleria.



Descrive la mostra nella sua complessità  il curatore Lorenzo bruni nella  pagina Facebook :
RACCONTARE UN LUOGO

Quando Lorenzo ci ha coinvolti nel suo progetto siamo stati subito contenti, avevo preparato delle immagini per una  lezione su di noi all'Accademia di Belle Arti Clementina .
Da queste e da altre nostre proposte si sono scelti i lavori da esporre.


Suf! Azzurrina l'avevate conosciuta già, era stata costruita nell'autunno scorso dal falegname skater Simone Frabboni, è incredibile come senza volerlo, quando ho disegnato la sua forma sul legno a casa sua abbia creato una Suf! che assomigliava al suo costruttore, con gli occhi vicino al naso, come gli uccelli, come forse l'Azzurrina sparita nel castello il 21 giugno di tanti secoli fa.

Per questa occasione abbiamo mantenuto la promessa, l'abbiamo fatta operare da Max



per poterla far piangere, gridare,  il giorno del solstizio d'estate per ogni anno che questa scultura vivrà, come grida e piange la principessa Azzurrina per ogni solstizio nel castello da dove è sparita dalla vita.
Accompagnano il pianto  delle note per aiutare il fantasma a lasciare questa prigione tra i mondi e raggiungere le sue parti nei piani sottili.
Se questa magia riuscirà e Azzurrina non piangerà più per il solstizio in memoria di quando è sparita, ne resterà solo il ricordo in questa opera che la rappresenta.






Quest'anno cade proprio giusto: ogni 5 anni è solita piangere da quando il 21 giugno del 1375 è scomparsa senza lasciare traccia nei meandri del castello.
Essendo domenica la galleria Enrico Astuni sarà chiusa, ma Azzurrina non piangerà sola, la possiamo ascoltare in streaming nel culmine esatto del solstizio d'estate 2015 : alle ore 16.38... o al suo castello....

Cliccate qui per collegarvi domenica 21 giugno alle ore 16.48 per sentirla piangere, ma potete osservare Azzurrina anche prima da sabato pomeriggio 20 giugno, la vedrete che vi guarda con i suoi grandi occhini "respiranti".

La coperta che le fa compagnia nella mostra è stato l'abito preferito dai bambini con i quali ho giocato a fare una recita di scambio personalità un po' di tempo fa, me la prestò il signor Farnè, ed ora è di Azzurrina in cambio di un suo pettine...



Un'altro lavoro che abbiamo fatto produrre dalla galleria era un'idea del 1994, quando facevamo da un po' di anni i grandi paesaggi in bianco e nero sia a Bologna che nelle città che ci chiamavano a fare delle mostre, volevano sia il lavoro in galleria o nei luoghi adibiti alla manifestazione come Cuoghi Corsello e sia un "paesaggio" come Cane Cotto e Pea Brain, spesso illegale anche se "protetto" da assessori o altro.
Stampavamo noi le fotografie in quel periodo, e ci venne l'idea di farle stampare i paesaggi su piatti di ceramica, oltre a stamparli su tela ecc. Così che comprammo un cerchio di ghisa da stufa per poter emulsionare le foto rotonde sulla carta come modello per i piatti, questo progetto non era mai stato realizzato per i costi troppo alti .














Nella prima spedizione i piatti erano virati in rosa e alcuni con brutti segni e uno persino rotto.

Astuni li ha fatti rifare.
Ho chiesto di rimandarci quelli venuti male per confrontarli, come sospettavamo ci piacevano forse di più.




Nella cucina di acciaio  della galleria ci sentivamo in una nave spaziale,  i piatti li desideravo messi come farebbe un robot, non una signora , quando li ho visti quelli ultimi sopra e quelli un po' rosa dell'altra volta sotto,  ho capito quanto fossero belli perché diversi tutti insieme, avvaloravano l'importante pensiero che non esiste nulla di uguale sulla terra, che ogni cosa è unica anche se è clonata, anche se è un copia, il mondo dei robot che si sta affacciando è molto affascinante e sarà importante dare a loro l'identità singola, perciò in questa astronave cucina ci stavano benissimo i piatti doppi, composti casualmente con i mancanti perché feriti o rotti.
Abbiamo così deciso di tenerlo unito questo lavoro di 18 piatti.

Il lavoro è stato montato in 4 e 4 8 dallo stesso gallerista Enrico Astuni e moglie Rosy: professionisti.























Enrico e Lorenzo ci chiesero un'idea per la facciata della galleria, dove già c'era la scritta Enrico Astuni con la NI che passava ad angolo sul lato, un 'idea del collaboratore della galleria Max ( non lo stesso max che ha operato Azzurrina)


L'idea è stata quasi immediata dalla mattina alla sera :cosa vuoi fare su una parete di più di 40 metri tra il davanti e il fianco se non una lunga zampaccia di Pea brain che arriva appunto dalla ferrovia....

E così è stato.



































                                      




Claudio aveva da moltissimo l'idea della cartina torna sole, da quando abbiamo cominciato a devastare le città.

Cioè piazzare un cartellone, un telone, un qualcosa per parecchio tempo e vedere il livello di evoluzione di una città: molte tag molta evoluzione, scritte di sport d'amore politiche molta ignoranza.

Per questa occasione non c'era più tanto tempo per metterla nuova, così c'è venuto in mente che davanti ad una villa di suore, nella strada dove abitavamo tra gli anni 80 e 90: via Clotilde Tambroni, c'era una bella rete lunga 36 metri con solo tag e throw-up, uno di essi era datato 2003, perciò questa cartina tornasole ha almeno 12 anni .


Le suore l'avevano messa perché stanche di dover sempre ridipingere la parete.




Siamo andati a chiedergliela per esporla, in cambio la galleria gli l'ha  comperata  nuova uguale.

Mi sono trovata molto bene con le suore, sono persone curiose e intelligenti che vogliono capire, ascoltare, conoscere.

Lo scambio è avvenuto senza problemi, la pioggia ha battezzato lo strappo del velo, sotto antiche tag, ma non le nostre.













Avrei tanto desiderato fossero le madrine della mostra, abbiamo detto loro che mandavamo le auto a prenderle, ma hanno purtroppo rifiutato, mandandoci il loro giardiniere che ci aveva assistito nell'operazione dello smontaggio rete  e che si sarebbe occupato lui a rimontare la nuova, ma non lo abbiamo visto all'inaugurazione, ma c'era moltissima gente e forse ci è sfuggito.

La cartina torna sole era troppo lunga per la superficie così senza tagliarla l'abbiamo arrotolata come una pergamena, come una stoffa a metratura, da essa esce la zampa luminosa dell'oca come un fantasma, e infatti sullo stesso muro aveva danzato anche lei tanti anni prima.









Particolare è che in quella villa prima di essere restaurata durante un'occupazione di nostri amici, sono stati avvistati dei fantasmi... tutto si collega nel luogo della mostra, la cartina torna sole davanti alla villa dei fantasmi, la zampa bianca luminosa che si estende per 32 metri ....il fantasma di Azzurrina dentro alla galleria.



Sotto le insegne al neon della facciata della galleria, dalle porte si staglia come arco trionfale di passaggio il nostro vecchio lavoro DEGRADO fatto di palloncini che grazie all'Elio si ergono quasi fino al soffitto a forma di portale, sono sostenuti da due casse con i cavalletti, da esse fuoriesce la lunga canzone UCCELLI, composta nel 2009, anno di realizzazione anche di quest'opera esposta a Milano e a Bologna ora per la terza volta.




All'inizio ci avevano dato delle casse "spacca", ma erano troppo grandi per il gallerista... per noi mai troppo grandi!






  Ci siamo adattati non senza capricci a queste più minute... ma non sono ancora contenta, non per la misura...adesso vedremo.


Come ultimo nostro lavoro in galleria c'è la donnina del 6 giugno su ceramica ,
è stata scelta quella del 2011.




è stata una bella inaugurazione  con panini e birra, non sono riuscita a mangiare nulla,
molti amici cari. Non ho fatto molte fotografie perché l'I phone appeso al braccio come un cagnolino era poco pratico, ma almeno imperdibile.
Vorrei ricordare Francesca e Jacopo che mi hanno fatto una gran sorpresa.





che belli erano i miei nuovi amici



dopo tanto tempo rivedersi con Mario Arirò!



Branà fedele fans


Gavina ma non trovo più la tua mail!



Lucia ultima bambina spirituale  adottata.


Gli antichi cari amici Francesco e Renzini



Il Mostro voleva combinare guai.




Ed è venuto pure il re dei contadini di campii aperti grazie a Laura.




Poi siamo andati a cena e mi faceva gola il pesce sembrava freschissimo e buonissimo, le mie pietanze da vegetariana passavano indifferenti enza essere molto godute in preda alle chiacchiere .
















Siamo rimasti con Cavallucci e Mario a bere l'Utica bottiglia...ma la staffa un Americano in Hotel.








VIVA come dice il curatore Lorenzo Bruni che lo ringrazio molto.


Ringraziamo anche tutto lo staff della galleria Astuni che ha lavorato ininterrottamente instancabilmente.

 la dolce Isabella





Enrico Astuni


Max


Rosy



Raffa








































Questo artista di Atene molto simpatico: Antonis Pittas






Il barista che avendo chiuso il bar mentre lavoravamo ci è venuto ad offrire il primo brindisi dopo il più audace lavoro.