venerdì 23 luglio 2010

23 luglio l'articolo di Paola Naldi su Repubblica Bologna

2 commenti:

  1. Ciao rispondo qui alla domanda che hai posto su FB (mi impedisce di commentare perche non sei tra i miei contatti)
    Un designer in queste situazioni purtroppo cammina sulle uova, e c'e' sempre qualcuno che storce il naso, qualsiasi scelta voi e/o la committenza abbiate compiuto. Io ti consiglio di discutere sempre a fondo con i familiari delle vittime e i sopravvissuti, a viso aperto, e con pazienza aiutandoli a condividere con te i loro pensieri, critiche comprese. E annotarti tutto. Diventa poi molto piu' facile quando il logo e' pronto per andare in stampa, o c'e' gia' andato, citare dal tuo taccuino e minimizzare i commenti negativi dei critici e degli editorialisti, alcuni dei quali del tutto impreparati peraltro. Ciao e speriamo di fare sempre meno logo commemorativi di tragedie e sempre piu' di occasioni felici. Daniela

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  2. Non capisco come il comune di bologna abbia aperto una grossa campagna contro il writing illegale, e poi scelga una persona che nel bene o nel male porta avanti questo movimento per farle fare un volantino di tale importanza....

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